...ciao, sedetevi pure, micologicamente finito l'anno 2024...
è stato un anno incredibile di crescita di boleti, una cosa che ha sbalordito tutti, che ha attirato tutti, non solo dalla nostra Provincia ma da altre Regioni del Centro Italia. Una cosa che, ad un certo punto, è divenuta quasi un problema di ordine pubblico, resse e risse, carichi di raccolti dal peso che mi vergogno anche a scriverlo, comunque fatti. Un problema ecologico indubbio, una presenza antropica devastante che nessuno ha provveduto a porre riparo. Eppure gli organismi ci sono, dal Parco, alle Amministrazioni, ai Comuni, ...per finire alle Associazioni. Nessuno ha fatto niente, abbiamo subito l'assalto senza colpo ferire e neanche abbiamo saputo sfruttare economicamente questa presenza. Adesso la Natura sta tornando libera e si appresta al riposo...
.le foglie sono già cadute, gli ultimi irriducibili fungaioli cercano ancora, spesso premiati con soggetti di taglia...
...ma è inevitabile che dobbiamo sederci e aspettare. Forse questa volta non solo con la carezza dei ricordi, delle belle giornate e passeggiate, dei raccolti, ma dovremmo cominciare a pensare che la cosa si potrà ripetere, ed allora? Un po' di tempo ce l'abbiamo, è compito di chi gestisce il territorio insieme a tutti i soggetti interessati vedere come affrontare e attenuare i problemi di una così massiccia presenza antropica. Mi auguro che i funghi porcini tornino ad essere quello stimolo, quel toccasana, che permette di percorrere boschi per cercarli, scovarli, cacciarli, gustarsi il ritrovamento e la Natura, e perché no, assaporarli freschi e sani, insieme in famiglia o con amici, ovviamente superato il dovuto controllo di commestibilità. Con questo augurio chiudo questo breve articolo con una foto di un mio fortunato ritrovamento di fine stagione, il regalo di incredibili gallucci decorano un cestino che ha capienza di non oltre 3 kg, forse questa è una delle soluzioni...ciao amici
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