Una saccatura proveniente dal nord Europa sta entrando in queste prime ore di giovedì al nord Italia, dove piove intensamente e la neve cade anche sotto i 2000 metri di quota.
Il peggioramento raggiungerà presto anche le regioni centrali, ma in mattinata sarà il vento molto intenso di libeccio ad essere il protagonista assoluto, anche nella nostra regione.
Eloquente la mappa sotto relativa alle raffiche di libeccio (garbino nei versanti adriatici). Si nota bene come sui rilievi e zone pedemontane il vento potrà raggiungere intensità davvero notevoli, ma potrebbe spingersi fin sulle coste pescaresi e vastesi.
Con il passare delle ore, in particolare dal pomeriggio, faranno la loro comparsa anche le precipitazioni che, come si vede bene dalla mappa di stima per oggi, si concentreranno oltre che al nord/est anche nelle regioni tirreniche, mentre quelle adriatiche saranno maggiormente riparate dalla catena appenninica.
Per venerdì la saccatura sarà penetrata in tutta la penisola e il freddo dilagherà ovunque.
Il maltempo, con lo spostamento dell'intera saccatura verso est, coinvolgerà anche le regioni del versante adriatico, sebbene i fenomeni di maggiore intensità sembrerebbero concentrarsi in mare. Previste le prime nevicate in Appennino, anche abruzzese, oltre i 2000 metri di quota.
Come detto poco sopra il crollo termico sarà ben evidente domani e questa mappa, che mette a confronto i valori previsti per oggi alle 14 e venerdì alla stessa ora, sono davvero eloquenti. In sole 24 ore si potrebbero registrare differenze anche nell'ordine di 10 gradi.
Dopo il passaggio burrascoso di oggi e domani lentamente il tempo andrà migliorando, ma le condizioni climatiche saranno decisamente più fresche tanto da rimanere in un'atmosfera più tipica di ottobre che di settembre per parecchi giorni. In tal senso colpisce come dal 13 al 20 settembre rimarremo costantemente sotto media del periodo (linea rossa) e nei giorni successivi e fino a fine mese non ci siano segnali di ripresa termica significativa.
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