Il titolo più corretto potrebbe essere: duro a morire. L'anticiclone in azione in buona parte dell'Europa, già dato per defunto dai "poppeisti" (permettetemi questa licenza verbale) tanti giorni fa a partire da giovedì 25 agosto, in realtà sembra mostrare i muscoli e i modelli previsionali ogni giorno tendono a posticipare la sua fine.
La certezza quasi assoluta è che fino a sabato l'intera penisola sarà abbracciata dall'anticiclone e dal caldo che diverrà, al centro/sud, sempre più intenso.
Ecco l'anomalia termica di oggi che evidenzia valori anche superiori a 10 gradi in Spagna ed Europa centrale, ma anche al centro/nord dell'Italia il caldo è davvero intenso; solo all'estremo sud si è vicini alla normalità climatica del periodo.
Poco da dire sugli effetti climatici che vivremo in Abruzzo: giornate soleggiate e con pochissimi addensamenti incapaci di favorire fenomeni precipitativi.
Il caldo si farà sentire sempre di più. Questa è la mappa delle temperature previste in Italia per oggi alle 14 e si nota bene come i valori più elevati si toccheranno nelle regioni occidentali e al nord; in Abruzzo caldo in aumento, ma ancora non estremo.
Caldo molto intenso che invece si raggiungerà uniformemente in tutta la penisola venerdì prossimo.
Quando avverrà la tanto annunciata "rottura" dell'estate oppure una semplice rinfrescata? Le certezze si dissolvono e le possibilità, anche di dinamiche differenti, aumentano.
Vi propongo le due ipotesi che propongono i due modelli principali di previsione iniziando da quello europeo in cui la saccatura nord atlantica sembrerebbe meno propensa a puntare dritta sulla penisola, favorendo quindi una domenica caldissima al centro/sud e fortemente instabile al nord, soprattutto nella seconda parte di giornata.
Ecco gli effetti anche in termini di precipitazioni nelle 24 ore di domenica. Italia all'asciutto fatta eccezione per il nord della penisola.
Per il modello americano,invece, saccatura che sprofonderebbe pienamente nel Mediterraneo occidentale con forte maltempo al centro/nord, ma in rapida estensione anche alle regioni centrali.
Ecco la mappa delle precipitazioni previste per domenica.
Sembra un controsenso, ma in realtà non lo è, dire che le idee dei modelli sono più chiare per il dopo, quando assisteremo ad un ritorno a temperature miti se non addiritura fresche ed anche associate a più dinamismo atmosferico.
Per concludere è chiaro che "incertezza" è la parola d'ordine per il prossimo weekend e mancano solo 4/5 giorni. Vi invito a seguire il prossimo aggiornamento in cui spero che non ci siano più dubbi sul tempo del weekend ed inizio settimana prossima.
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