Giorni fa un satellite, METEOSAT, è stato lanciato in orbita ed è il primo di 6 satelliti che nei prossimi anni saranno messi in orbita con la funzione ben precisa di migliorare in modo rilevantissimo le previsioni a breve, ma anche a medio/lungo periodo.
METEOSAT o come è stato simpaticamente definito, “l’acchiappa fulmini”, riuscirà a catturare immagini nel comparto europeo ogni 150 secondi con una risoluzione spaziale di 0,5 chilometri; permetterà la misurazione di tutti i fulmini, non solo quelli visibili dalla superficie terrestre, come avviene anche adesso, ma anche quelli che si sviluppano tra le nuvole e quindi impossibili da catturare da terra.
Il modello matematico di previsione europeo ECMWF, senz'altro già adesso il più performante modello di previsione al mondo, avrà una quantità di dati meteorologici di partenza (valori reali) incredibilmente maggiori rispetto a quelli attuali e di conseguenza le previsioni potrebbero divenire di gran lunga più performanti delle attuali.
In sintesi il progetto METEOSAT entro il 2040, tempo di completamento del lancio dei sei satelliti, potrebbe garantire un salto di qualità impressionante nell’ambito delle previsioni a breve, ma comprensibilmente anche a medio/lungo periodo.
Con grande orgoglio possiamo dire che l'Italia e con essa l'Europa intera, mostrano grande interesse nel campo della meteorologia e ciò non potrà che giovare a noi tutti cittadini europei.
Conoscere con discreta certezza gli eventi, soprattutto quelli potenzialmente molto pericolosi, servirà ad avere coscienza di quello che sta per accadere e essere maggiormente preparati ad affrontare le avversità del tempo.
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